... e io ..- cosa spero di potere intravedere nascosto dietro la nebbia? Un amore disperato, i miei crimini, la mia ribellione estrema?
O è piuttosto il ricordo di quella tragica mattina in cui gli uomini e i loro alleati andarono così vicini alla fine da potere già sbirciare nell’Inferno attraverso porte spalancate? Giacevo nel fango imbevuto di sangue. Ricordo che l’alba non giunse, sopra di me nere ali di corvo, tante da nascondere il cielo scuro, dalla mia bocca non potevano più uscire parole, affogavo nel mio stesso sangue. E mentre il giullare moriva, il mio cuore batteva forte, non gridava più di dolore, la libertà l’aveva portato via con sé.
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