... Uno
dei piccoli mostri ebbe un’idea.
«Divertirsi
ad ammazzare i vampiri vale come cattiveria?».
«Accidenti!
E come fate?» lo stupore di Desirée li riempì d’orgoglio e la circondarono
smaniosi di spiegarle i particolari della caccia.
«Non
è facile, bisogna colpirli quando volano come pipistrelli» strillò uno di loro.
«Con
cosa li colpite?».
«Sputo»
gridò uno dei più grossi, uno più magrolino tenne a precisare.
«Per
questo è così difficile, perché bisogna riuscire a sputare abbastanza in alto
con una considerevole quantità di sputo catarroso per colpire il pipistrello,
appesantire le ali e farlo cadere a terra».
I
campioni di sputo si fecero avanti, per ricevere gli applausi degli altri anche
Desirée applaudì entusiasta.
«Una
volta a terra è finito. Prendiamo un’alabarda e lo facciamo pezzi pezzi»
«In
conclusione: se era un pipistrello, ci ritroviamo con un buon macinato di carne
pregiata, se era un vampiro… beh niente, fanno puff e si polverizzano».
«Altro
digiuno».
Desirée
era rimasta a bocca aperta.
«Io
pensavo che i vampiri fossero difficilissimi da uccidere, ci vogliono armi
speciali».
«Ehi
Bimba, tu sembri non volere proprio capire dove ti trovi! Quelle sono cose che
valgono per il Mondo degli Uomini, non qui. Da che cosa ti credi che le guardie
difendano il nostro eccelso e stellare padrone? Le loro armi sono letali su
qualsiasi creatura delle tenebre».
«Per
questo le usiamo anche noi».
«E…
Malus non si arrabbia se gli ammazzate i sudditi?».
«Frega
niente dei sudditi».
«Vampiri
stanno particolarmente su palle a padrone» uno di loro si avvicinò a Desirée e
con fare confidenziale le raccontò.
«Pare
che alcuni di loro si siano fregiati del titolo di Principe delle Tenebre o
addirittura Principe della Notte: è usurpazione. È già molto se non li ammazza
lui appena si presentano al suo cospetto» Desirée annuì, aveva capito la
questione, però stava per sentirsi male per il fetore pestilenziale del suo
alito. Si allontanò per riprendere fiato, si guardò intorno pensando che forse
non era igienico toccare le pareti.
«Però…
nell’ottica del bene comune, ammazzare i vampiri è una buona cosa».
«Esasperante!».
«Bimba
malevola».
«Senti
bella disfattista, vuoi fare la fine dei vampiri?» Desirée ebbe un brivido di
ribrezzo, forse era meglio cambiare argomento, quella era veramente una fine
disgustosa.
da Malus, Penumbra di N.Latteri Scholten
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